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NOTTI IN REGIONE 2: diario di uno spreco

Ore 23 e 30 del 16 luglio: siamo alla seconda puntata.
In realtà le notti sono oramai quattro e la stanchezza si fa sentire, anche perchè durante la giornata si sta lo stesso qui sotto, cercando di conciliare il continuo votare sulle più svariate questioni con gli impegni e il lavoro che comunque bisogna fare. Segni di nervosismo, qualcuno da del pagliaccio a un altro e il presidente dell'aula li sgrida entrambi. Altri consiglieri ostentano occhi spalancati come fanali e un'aria vagamente allucinata: smorfie fra la disperazione e la tristezza per il tempo che fugge.

Scanderebech sta parlando della doccia che ha appena fatto ai Ronchi Verdi, un club sportivo che frequenta quasi quotidianamente. Niente di male, solo che lo fa illustrando una proposta di cambiamento dell'ordine del giorno che riguarda la realizzazione della parità uomo/donna. Anche i temi più seri e delicati utilizzati per strumentalità.
Interviene a microfono acceso, poi suona il suo telefonino e risponde, come se fosse per la strada. Oltre 28 consiglieri regionali sono suoi ostaggi e siedono al loro posto attendendo di votare contro. Finisce di parlare e si vota, poi si ricomincia per i 5 minuti successivi, sostanzialmente con le stesse modalità.

Si andrà avanti così fino a domattina.

Durante la giornata che sta finendo, però, si è finalmente capito che cosa vogliono i quattro consiglieri ostruzionistici. Ecco in sintesi le pretese: eliminare lo sbarramento elettorale (attualmente al 5% per le coalizioni e al 3% per le liste singole); eliminare l'obbligo di raccogliere le firme per presentare le liste, ovviamente solo per quelle sponsorizzate da consiglieri regionali uscenti; eliminare il "listino" ovvero i consiglieri della lista bloccata da cui si pescano i consiglieri "premio di maggioranza" per chi vince le elezioni. Questo è quanto.
Tutto molto tecnico e poco comprensibile per chi non tratta direttamente di elezioni e affini, ma in sostanza tutto riassumibile col principio di costruire una condizione di privilegio inaccettabile per i consiglieri uscenti e di disparità simile a quella introdotta dalle norme elettorali dal Parlamento italiano.

Mentre scrivo questa nota mi rendo conto che chi la legge potrebbe stufarsi ben prima di essere arrivato alla fine, ma qualche volta non si riesce proprio a semplificare. Sono preoccupato perché non saprei trovare parole migliori di queste per spiegare lo spreco di questi giorni a un normale cittadino, magari un mio elettore convinto che io faccia cose importanti in quest'aula. La preoccupazione si accompagna alla tristezza di uno spettacolo desolante.

Oramai è mezzanotte: ora vediamo chi degli altri tre sostituirà Scanderebech nella sceneggiata ostruzionistica. Indiscrezioni ci segnalano che potrebbero essere Giovine (Consumatori) e Nicotra (Socialisti e Liberali). Il quarto, Lupi (Ambientalista per Ghigo) sta riposando: ha intrattenuto l'aula per tutta la mattina e anche un po' del pomeriggio e si è stancato.

Quanto a noi tutti, cerchiamo di farci forza e di attrezzarci al meglio per la notte. Chi scrive post, chi legge il romanzo della Bresso, chi cura facebook, chi studia se sia il caso di prendere un altro caffè. I dipendenti regionali impegnati danno segni di nervosismo e cominciano anche loro a non poterne più. Continuano ad essere gentili e disponibili, ma chi osa più chiedere loro qualcosa? Qua e là fa capolino una goliardata: non sarebbe giusto, ma come deplorare questa piccola distrazione... siamo esseri umani anche noi!

A domani.

Mariano Turigliatto
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